Il Progetto INVISPUBA
innovazione nella tradizione

Il progetto

Innovazione nella tradizione: tecnologiche innovative per esaltare la qualità dei vini autoctoni spumante della Murgia Barese. Il comparto vinicolo pugliese sebbene ancora oggi si trovi costretto ad affrontare uno scenario assai ricco di limitazioni, si rivela tuttavia caratterizzato da interessanti opportunità. Se è vero, infatti, che in Puglia la filiera dei vini spumanti attualmente risulti ancora ad uno stato embrionale, è anche vero che figurano ottime premesse per un futuro senz’altro più maturo e produttivo. Sul territorio vi è un importante assetto strutturale, in termini sia di imprese dedite alla trasformazione (66 su scala regionale), sia di regime di qualità (ben 13 DOP per la produzione di vini spumanti / frizzanti). In generale, un problema posto dal comparto vinicolo è quello relativo all’utilizzo massivo di starter commerciali e alla non corretta valorizzazione dei vitigni autoctoni. Tutto ciò è causato principalmente dalla mancanza di starter microbici autoctoni di qualità e da una assenza di informazioni organiche relative alle produzioni autoctone regionali, con la conseguente impossibilità di definire un vero e proprio “terroir” dei vini spumante pugliesi, se non in pochi e isolati casi.

INVISPUBA

Gli obiettivi specifici del progetto

Il principale obiettivo del progetto è sviluppare nuovi prodotti enologici adattando i processi di vinificazione per la produzione di vini spumante (metodo classico e Charmat) alle caratteristiche di alcuni importanti e diffusi vitigni autoctoni/tradizionali

1.

Caratterizzazione delle varietà autoctone e non autoctone, con valutazione delle potenzialità per la produzione di vini spumante.

3.

Applicazione dei candidati starter in produzione di vino base e spumante su scala pilota.

5.

Messa a punto, validazione e trasferimento nell’azienda di nuovi protocolli di spumantizzazione idonei ad esaltare le potenzialità enologiche varietali.

2.

Utilizzazione delle varietà autoctone e non autoctone, con valutazione delle potenzialità per la produzione di vini spumante.

4.

Produzione di vini base e di spumante su media scala industriale.

6.

Miglioramento prestazioni economiche delle aziende agricole e strategie di commercializzazione, quindi maggiore competitività per i produttori primari.

1.

Caratterizzazione delle varietà autoctone e non autoctone, con valutazione delle potenzialità per la produzione di vini spumante.

2.

Utilizzazione delle varietà autoctone e non autoctone, con valutazione delle potenzialità per la produzione di vini spumante.

3.

Applicazione dei candidati starter in produzione di vino base e spumante su scala pilota.

4.

Produzione di vini base e di spumante su media scala industriale.

5.

Messa a punto, validazione e trasferimento nell’azienda di nuovi protocolli di spumantizzazione idonei ad esaltare le potenzialità enologiche varietali.

6.

Miglioramento prestazioni economiche delle aziende agricole e strategie di commercializzazione, quindi maggiore competitività per i produttori primari.

Potatura

è l’equilibrio tra attività vegetativa e fruttificazione per la qualità dell’uva

Germogliatura

le gemme si dischiudono e compaiono le prime foglioline

Maturazione

l’uva si arricchisce di zuccheri, con la fermentazione si trasformeranno in alcol

Vendemmia

le uve hanno raggiunto il grado di maturazione desiderato, si iniza la raccolta.

Tenute chiaromonte

La Capofila, l’Azienda Agricola Tenute Chiaromonte ha, in sinergia con il CNR-ISPA, idealizzato il progetto INVISPUBA con l’obiettivo di trasferire le conoscenze e competenze innovative agli operatori del comparto regionale vitivinicolo. Nell’ambito del progetto, contribuisce all’esecuzione delle attività con strumenti e risorse umane altamente qualificate, collaborando con il partner e facilitando il reciproco scambio di informazioni. L’impegno è quello di analizzare con il CNR-ISPA rischi e vantaggi dell’innovazione introdotta, condividendo conoscenze/competenze e divulgando i risultati ottenuti attraverso un efficace piano di comunicazione.
Metterà a disposizione del progetto la maturata e consolidata competenza / esperienza tecnologica, la capacità di coordinamento amministrativo nonché di monitoraggio tecnico-finanziario. Essa con l’obiettivo di valorizzare le componenti autoctone del comparto viti-vinicolo pugliese, nonché la produzione di vini spumanti di elevata qualità, sarà destinataria del trasferimento di innovazione di processo e di prodotto.

Il CNR-ISPA

Il CNR-ISPA, partner del progetto, metterà a disposizione il knowledge acquisito dal proprio personale di ricerca in campo di microbiologia enologica ed ambientale. Inoltre, il CNR-ISPA parteciperà a tutte le attività di divulgazione e trasferimento dei risultati ottenuti. Il gruppo di ricerca dell’UOS di Lecce dell’ISPA ha una documentata esperienza decennale nella: selezione di starter enologici; utilizzo di inoculi vinari misti (lieviti/batteri); identificazione di microrganismi di interesse enologico; produzione di biomasse microbiche; utilizzo di risorse microbiche autoctone per la produzione di vini spumante.
Con questo progetto si intende creare valore aggiunto, applicando le potenzialità di questi lieviti autoctoni, nel settore dei vini spumante regionali di ottima qualità, sani e legati al relativo territorio di produzione. Accanto alle conoscenze e alle risorse dei microrganismi selezionati di interesse enologico, un know how rilevante relativamente ai microorganismi spoilage e alla sicurezza alimentare nella filiera vino.

I risultati

attesi dal progetto sono:

Le task

principali del progetto sono:

L’Azienda, sulla scorta dell’esperienza maturata negli anni, individuerà alcune varietà, scelte tra quelle autoctone e quelle non autoctone, intorno alla quale calibrare protocolli di agricoltura sostenibile per la coltivazione mirata…

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Si prevede di effettuare la elezione enologica ceppi autoctoni di lievito dotati di peculiari caratteristiche tecnologiche da utilizzare per la preparazione e la sperimentazione di nuove colture starter, che riuniscano caratteristiche…

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L’attività consiste nell’impiego e la verifica delle performances mediante produzione di vini base (effettuate in un volume di mosto di 80L, su almeno due mosti differenti rispettivamente ottenuti da uve prodotte in biologico e non)…

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Il protocollo messa a punto nel Task 3.2 sarà poi validato nelle cantine, grazie alle competenze del personale tecnico dell’Azienda Agricola Tenute Chiaromonte. SI procederà alla produzione su scala industriale di almeno due vini base…

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L’Azienda Capofila, attraverso un lavoro di consulenza svolta da parte di esperti del settore, svilupperà un’analisi di valutazione costi/ricavi di convenienza economica-finanziaria inerenti alle pratiche agronomiche…

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L’Azienda Capofila, attraverso un lavoro di consulenza svolta da parte di esperti del settore, svilupperà uno studio di mercato per la definizione di innovative strategie di marketing, attraverso un’indagine circa la struttura delle preferenze…

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Le iniziative

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